Ogni 3/4 giorni un addolcitore rigenerando le resine, scarica nell’ambiente circa 250/300 litri di acqua satura di cloruri: ma l’aumento dei cloruri nell’ecosistema è un problema crescente, soprattutto nelle aree in cui l’acqua è scarsa, poiché oltre a deteriorare le falde acquifere, danneggia l’agricoltura e, più in generale, genera un disequilibrio salino del terreno.
Ecco perché molti Stati della federazione USA, tra cui California, Texas, Connecticut, Michigan, Minnesota e Wisconsin, hanno implementato una qualche forma di divieto o restrizione sugli addolcitori a scambio ionico, proprio a causa del loro devastante impatto sull’ambiente.
Anche alcune nazioni dell’Europa dell’Est stanno esaminando potenziali restrizioni sugli addolcitori, ma non è folle pensare ad analoghi provvedimenti nell’area del Mediterraneo, tra cui l’Italia, affetta da scarsità d’acqua e desertificazione.